Campo

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Se il c. visivo è lo spazio abbracciato dall’occhio umano, il c. – nel significato audiovisivo – sarà lo spazio che viene inquadrato, quello abbracciato dall’obiettivo e varierà, oltre che in funzione dell’obiettivo usato, in funzione della distanza e dell’angolazione. La terminologia corrente distingue il c. lunghissimo (C.L.L.), cioè il c. di ripresa più ampio possibile; il c. lungo (C.L.), in cui il paesaggio domina decisamente i personaggi inquadrati; il c. medio (C.M.), in cui il panorama e il soggetto umano occupano lo stesso spazio; il totale, inquadratura in cui compaiono tutti i soggetti interessati all’azione.
Per c. può intendersi anche la retta immaginaria che delimita il semipiano entro cui si svolge l’azione e in cui sono collocate le telecamere o cineprese. Se i mezzi di ripresa superano tale linea immaginaria si verifica uno scavalcamento di c. perché l’intera geografia ambientale viene sovvertita (il personaggio che sta a destra risulta improvvisamente a sinistra e così via).

L. C.

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Come citare questa voce
Castellani Leandro , Campo, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (22/12/2024).
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